Ed eccoci qua, con una nuova intervista del format “Barladies – storia di bariste ribelli”
Oggi intervistiamo Tine Awona, che con le sue amiche nonché socie, Luna e Claudia, ha creato “Fòla” pasticceria, gastronomia e bottega di quartiere a Milano.
Tine nasce da genitori imprenditori, pasticceri e panettieri, cresce nel mondo della gastronomia e sogna fin da bambina di avere una SUA attività. Termina gli studi laureandosi in scienze gastronomiche a Pollenzo. Successivamente lavora nel mondo del food and beverage per una multinazionale.
Claudia si è laureata in economia e ha sempre lavorato nel mondo del marketing e comunicazione.
Luna, laureata anche lei a Pollenzo, inizia a lavorare nel marketing e didattica. Decide poi di riformarsi per diventare cuoca.
Come nasce l’idea di aprire un locale?
“Durante il lockdown eravamo ad un punto della carriera un po’ spento, eravamo anche un po’ esauste di fare un lavoro per una multinazionale che non ci riconosceva come meritavamo. Non avevamo una nostra personalità! Una sera bevendo in un locale, lamentandoci delle nostre rispettive situazioni, ci siamo chieste perché non aprire qualcosa di nostro? Facciamo un business plan, organizziamo le cose come vogliamo noi, trattiamo le persone come vorremmo essere trattate noi e ci prendiamo le nostre soddisfazioni! Da un’idea folle, un anno e mezzo dopo è nata Fòla.”
La scelta delle 3 figure è stata un idea ben pensata:
Tine si occupa della pasticceria, passione tramandata da suo papà. Claudia del Marketing e della comunicazione, Luna della cucina e di tutta la parte salata.
La combo delle 3 ha formato una squadra con tutte le competenze di cui avevano bisogno.
Il significato di Fòla…
“Fòla viene dal piemontese, vuol dire “matta” un po’ diversa dal solito, in più nel dialetto emiliano e nell’antico Italiano significa anche favola, storia, magia, invenzione magica e da qui l’idea della bacchetta magica come simbolo. Crediamo in un mondo migliore e ci stiamo impegnando per raggiungerlo.”