La Gestione Economica di un bar è un’attività più complessa e delicata di quanto si possa pensare. Negli ultimi anni il mercato è stato messo a dura prova ed è ormai evidente come saper fare i baristi, ossia lavorare al meglio prodotti di ottima qualità, con gentilezza e cortesia, non basta più.
Ce l’ha ricordato anche l’ultimo report Fipe: nel 2022 hanno abbassato la saracinesca per sempre 8.847 bar, oltre il 6,5% del totale.
Numeri che ci riportano al concetto iniziale: non basta saper gestire un bar per…gestire un bar!
Occorrono competenze imprenditoriali e tra queste c’è proprio la parte economica, che richiede un’attenta pianificazione e una costante attenzione ai dettagli.
Sono infatti molti i fattori che possono influire sul bilancio di un bar, tra cui:
- I costi di gestione, che comprendono l’affitto, le utenze, i dipendenti, le materie prime, le attrezzature e la pubblicità.
- Le entrate, che derivano dalla vendita di bevande, cibo e servizi.
- La concorrenza, che può essere molto forte, soprattutto nelle grandi città.
- I cambiamenti del mercato, che possono influire sulle abitudini di consumo dei clienti.
Per avere successo, un bar deve quindi essere in grado di gestire in modo efficiente i costi e le entrate, e di differenziarsi dalla concorrenza. Un’importante strategia per raggiungere questi obiettivi è quella di creare un conto economico previsionale.
Il conto economico previsionale
Il conto economico previsionale è un documento che stima le entrate e le uscite di un bar per un determinato periodo di tempo, solitamente un anno. Questo documento è uno strumento fondamentale per la gestione economica, in quanto consente di:
- Pianificare le spese e le entrate
- Identificare eventuali problemi finanziari
- Prendere decisioni strategiche per migliorare il bilancio
Il conto economico previsionale deve essere aggiornato mensilmente, in modo da tenere conto delle variazioni dei costi e delle entrate. Questo consentirà di avere sempre sotto controllo la situazione finanziaria del bar e di intervenire tempestivamente in caso di problemi.
Come creare un conto economico previsionale
Per creare un conto economico previsionale è necessario raccogliere i seguenti dati:
- Le entrate previste per la vendita di bevande, cibo e servizi.
- I costi previsti per la gestione del bar, come l’affitto, le utenze, i dipendenti, le materie prime, le attrezzature e la pubblicità.
Una volta raccolti questi dati, è possibile compilare il conto economico previsionale, che deve essere suddiviso in due parti:
- Il conto economico di gestione, che riporta le entrate e le uscite operative del bar.
- Il conto economico patrimoniale, che riporta le attività e le passività.
Il conto economico di gestione consente di calcolare il reddito operativo del bar, che è la differenza tra le entrate e le uscite operative. Il conto economico patrimoniale consente di calcolare il patrimonio netto, che è la differenza tra le attività e le passività.
L’importanza di mantenere aggiornato il conto economico previsionale
Il conto economico previsionale deve essere aggiornato mensilmente, in modo da tenere conto delle variazioni dei costi e delle entrate. Questo consentirà di avere sempre sotto controllo la situazione finanziaria del locale e di intervenire tempestivamente in caso di problemi.
Un bar che non ha un conto economico previsionale aggiornato è più a rischio di fallimento. Anche questo ce lo confermano i dati del report Fipe: se il 50% dei bar costituiti nella forma giuridica dell’impresa individuale, chiude entro 5 anni dall’apertura, si passa al 33% se il locale è gestito da un’azienda (con la forma giuridica della società di capitale). In pratica le possibilità di sopravvivenza passano da 1 su 2 ad 1 su 3, solamente gestendo con un po’ più di attenzione la parte economica, cosa che una società di capitali è tendenzialmente “costretta” a fare.
Non c’è da sorprendersi dunque se nel mercato stanno prendendo sempre più il sopravvento le catene (che siano a gestione diretta o con la formula del franchising) in cui l’attenzione agli aspetti contabili e finanziari la fa da padrona rispetto alla scelta dei prodotti ed alla qualità del servizio.
Semplicemente queste aziende hanno più probabilità di sopravvivere rispetto ai singoli locali a gestione individuale o familiare.
Ma certamente questa tendenza può essere cambiata, a patto di essere pronti a mettersi in gioco iniziando a curare in modo attento e scientifico la gestione economica, affiancandola alla cura del prodotto ed all’accoglienza al cliente; in definitiva facendo un salto evolutivo da baristi ad imprenditori.